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edizione 2023

Benvenuti nel sito dedicato al pellegrinaggio che vede la notte tra il 24 e il 25 aprile di ogni anno, migliaia di pellegrini compiere a piedi il tragitto da Sinnai al  santuario di Nostra Signora di Bonaria. Queste pagine hanno lo scopo di informare, aggiornare e mettere in contatto chi ha già partecipato e chiunque sia interessato a questa particolare esperienza.

  • La tradizione - L'arrivo del simulacro a Cagliari

    Nel marzo del 1370 una nave mercantile spagnola salpò da un porto della Spagna imbattendosi, durante la navigazione in alto mare, in una tremenda tempesta che minacciava di sommergerla. All’equipaggio non rimase altra possibilità che quella di liberare il naviglio di tutte le mercanzie. Le onde inghiottirono ogni cosa meno che una pesante cassa, il cui tocco con il mare produsse un’insperata bonaccia. I marinai attoniti gridarono al prodigio tentandone inutilmente il recupero.

    La pesante cassa portata dalle correnti marine approdò al Golfo degli Angeli, in Cagliari, alle pendici della collina di Bonaria. I tanti sforzi di generose energie non furono però sufficienti a trarre in secca la cassa. Si decise quindi di chiamare i Padri Mercedari, che rispondendo all’invito e senza alcuno sforzo, sollevarono la cassa e la portarono nella loro chiesa, dedicata alla Madonna del Miracolo.

  • L'apertura della cassa

    Una folla incuriosita assistette all’apertura di quella cassa, il cui contenuto era il Simulacro della Madonna con il Bambino in braccio e una candela accesa.

    In quel giorno 25 marzo 1370 si compì la predizione del Beato Carlo Catalano, religioso mercedario e fondatore del Convento in Cagliari, il quale alcuni decenni prima profetizzò l’arrivo in quel luogo, di un “personaggio illustre” per la città di Cagliari e per l’isola intera.

    L’Immagine della Madonna, che prende il nome dal colle di Bonaria fu subito oggetto di grande venerazione da parte del popolo sardo.

    Da quel giorno molti miracoli contrassegnarono la vita di Cagliari, della Sardegna e di tanta gente del mare.

  • La devozione

    Nome e devozione diventarono quindi ben presto una tessera, un simbolo e da qui, religiosi della Mercede e marinai, li diffusero per i porti del Mediterraneo. Nella Spagna troviamo già agli albori del XV secolo cronache e documenti che si riferiscono esplicitamente alla devozione cagliaritana del Buen Aire, praticata con fervore dai naviganti.

    Testimonianze ben vagliate dalla critica, inoltre, portarono a stabilire con certezza che il capitano spagnolo Pedro De Mendoza,che nel 1536 fondò la città allo sbocco del Rio della Plata, fu ispirato dalla sua pietà alla Madonna di Bonaria (attinta presso il Santuario di Cagliari) nel darle il nome di “Nuestra Señora del Buen Aires”, che diventerà poi Santa María de los Buenos Aires e finalmente Buenos Aires.

  • I pellegrinaggi papali

    Le feste del V centenario, ricorrenti il 25 marzo del 1870 furono rinviate al 25 aprile di quell’anno, che segna la data dell’incoronazione della Vergine decretata dal Capitolo Vaticano. La Vergine di Bonaria divenne la regina delle genti Sarde, e nel 1907 fu proclamata dal Santo Pontefice Pio X Patrona Massima della Sardegna.

    Meta di continui pellegrinaggi, in occasione del VI centenario nel 1970 ha conosciuto quello di Papa Paolo VI e nel 1985 quello di Giovanni Paolo II. Il 7 settembre 2008, in occasione del centenario dell’incoronazione della Madonna di Bonaria a Patrona Massima della Sardegna ha ricevuto la visita di Benedetto XVI e il 22 settembre 2013 la visita di Papa Francesco.

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